TRENDY (IL RESTO DEL CARLINO): 100% originale

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“Il film è un’espressione vera e reale del territorio, che forse per la prima volta si esprime attraverso una pellicola che non è un documentario. Il cacciatore di anatre è una storia intensa di persone, umanità, vissuto quotidiano, sogni non realizzati”. Così il regista Egidio Veronesi parla del suo ultimo lavoro: la storia di quattro amici ai tempi della Seconda guerra mondiale, da un’idea nata dall’Associazione Culturale Novantaseidodici di Massa Finalese (MO).

Girato in tre comuni nel modenese e del basso mantovano nonostante non abbia avuto una produzione professionale, questo film è riuscito a sfruttare al massimo le potenzialità del territorio: “Nella stesura della sceneggiatura e nell’allestimento delle scenografie ci si è basati sulle testimonianze orali degli anziani, e sono stati utilizzati esclusivamente oggetti provenienti dal territorio e facenti parte di collezioni e alcuni musei” ha spiegato il regista.

“Le 400 comparse sono state reclutate sul posto tramite associazioni culturali locali, e anche il cast era formato da attori non professionisti di compagnie teatrali del posto”. Ancora più stupefacente il fatto che tutto il lavoro di ricostruzione storica del set sia stato operato da volontari.

E, nota di merito finale: “Questa memoria diventata film potrà così diventare patrimonio collettivo, ma non solo. Alcune immagini di lavoro nelle campagne o con macchinari agricoli d’epoca sono state da me utilizzate per realizzare filmati per il locale centro di terapia sui malati d’Alzheimer nell’ambito di un progetto di reminescenza attuato con immagini e musica anziché farmaci”.

01-07-2009 Trendy